25 aprile: celebriamo la libertà e il ricordo della resistenza
La festa della liberazione rappresenta per gli italiani la celebrazione della libertà e il ricordo della resistenza che si oppose agli oppressori. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, così si è espresso in occasione del 73’ anniversario della libertà riconquistata: “Rievochiamo in questi giorni quel 25 aprile 1945, quando il comitato di liberazione nazionale alta Italia chiamava alla insurrezione generale. Pensando a quel momento storico il nostro pensiero è rivolto al presidente Sandro Pertini e a quanti furono artefici di quel giorno storicamente così importante per il nostro Paese.
Gran parte dell’Italia era già stata liberata. La Resistenza, attiva dal ’43, aveva combattuto con crescente intensità dal sud al nord del Paese, pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane, cui si aggiungevano le orribili repressioni che hanno colpito cittadini innocenti e indifesi, anziani, donne e bambini… la Resistenza fa parte della nostra storia. Nata spontaneamente nelle città, nelle periferie, nelle campagne e sulle montagne, coglieva il bisogno di pace, di giustizia e di libertà.
Ha ridato dignità alla Nazione… tutti questi eventi, comportamenti, passioni, generose dedizioni vanno ricordati costantemente, con convinzione, anche perché, in tanti Paesi, le società di oggi, pur passate attraverso i drammi umani, le sofferenze e le macerie del ventesimo secolo, sembrano, talvolta, aver attenuato gli anticorpi all’egoismo, all’indifferenza e alla violenza, avvertiti intensamente dalle generazioni che hanno vissuto il secolo delle due guerre mondiali e le crudeltà delle dittature”.
Il nostro Presidente ha inoltre sottolineato l’importanza di mantenere vivo nei giovani questo ricordo e noi scout, che dell’educazione dei giovani abbiamo fatto la nostra missione, non possiamo che condividere le sue parole: “E’ di grande importanza far conoscere ai giovani, con le testimonianze e la coerenza delle scelte passate, il valore dell’impegno, della responsabilità e della solidarietà”.