Come scegliere la gavetta/gamella?

Entrando negli scout per la prima volta bisogna destreggiarsi con acquisti fondamentali soprattutto per la vita da campo e le esperienze outdoor all’aria aperta. Oggi si parla della gavetta o gamella!

Chi entra a far parte del mondo scout per la prima volta è “sommerso” da acquisti utili e fondamentali, soprattutto per la vita da campo. La scelta dei vari indumenti e/o oggetti è sempre difficile poiché, nella maggior parte dei casi, non si sa nemmeno dove iniziare. Con questo articolo aiuteremo tutti coloro che si trovano in questa situazione, parlando di un oggetto nello specifico più che importante per il nostro cammino scout, anzi per la nostra pancia: la gavetta, la comune scodella dove mangiare.

Che cos’è la gavetta, gamella o schiscetta?

Non sempre è necessario portare alle uscite scout il pranzo al sacco già preparato ma verrà chiesto di portare la gavetta: iniziamo col dire cos’è.
La gavetta, chiamata anche “gamella” o “schiscetta” (o schiscia per i più milanesi) è un recipiente in metallo, principalmente alluminio o acciaio inox, utilizzato come recipiente per il cibo, ma anche per cucinare.
È composta generalmente di due pezzi che si incastrano tra di loro, un contenitore che può essere usato come una ciotola o da pentolino e un coperchio utilizzabile come piatto.

gavetta scout

Gavette: dimensioni e materiali

Bisogna tener conto che in commercio è possibile trovare tipi di gavette di diversa forma (quadrate, ovale o rettangolare) e grandezza.

Una semplice gavetta da una porzione, al massimo due, per noi scout è l’ideale: è capiente, non occupa troppo spazio nello zaino e non pesa molto. In alcuni casi, per esempio quando i rover vanno a camminare, avere una gavetta molto capiente dà la possibilità di poter cucinare per tutti, anche se a volte per questo sono utilizzate spiritiere o fornelletti a gas con pentolino annesso o portandosi pentole e pentolini dedicati.

Come già detto, è possibile trovare gamelle di diverso materiale, tutte facilmente lavabili e resistenti al fuoco (se in metallo!).
Bisogna sempre tener conto del materiale interno del contenitore e scegliere in base alle proprie esigenze.

Tipi di Gavette

Gavette in alluminio

Le gavette in alluminio sono in genere molto leggere, ma non per questo meno funzionali, e proprio per questo sono adatte agli “avventurieri” che fanno molti trekking.
Un lato negativo delle gavette in alluminio è la loro fragilità, infatti basta accidentalmente farle cadere a terra o premere un po’ più forte con le posate per graffiarle o riempirle di ammaccature.

Gavette in acciaio

Le gavette in acciaio sono molto più resistenti, ma più pesanti rispetto a quelle in alluminio e leggermente più costose (nota bene: questo dipende sempre ovviamente dalla grandezza). Nelle gavette in acciaio è possibile cucinare tranquillamente qualsiasi tipo di pietanza.

GAVETTE: pro e contro dei diversi materiali

Fonte: https://it.scoutwiki.org/Gavetta

Kit Gavetta

In commercio è solitamente è possibile trovare dei kit, composti di solito da due pezzi, un recipiente più grande e uno più piccolo, con all’interno un piattino, una tazza o bicchiere e delle posate.

Quale gavetta scegliere?

In relazione alla fascia d’età si hanno differenti esigenze e quindi si sceglieranno delle gavette più adatte per quel momento.
Per esempio per i lupetti, che non cucinano, una semplice gavetta in alluminio può andar bene.
Da scout però vi dico che, trattandosi di oggetti che si usano quasi esclusivamente ai campi e che se trattati bene durano molto, è bene considerare le esigenze future.

Fabio, Senior della Sezione di Napoli


Curiosità sulle gavette:

  • “Fare la gavetta” è un termine che che deriva dal gergo militare perchè era il recipiente dove veniva messo il rancio dei soldati.
    Da questo fare la gavetta ha iniziato a significare il percorso dove partendo dai gradi più bassi e umili si arriva a quelli più alti: ora viene utilizzata genericamente per indicare il periodo di formazione e apprendistato.
  • Sapete perchè si dice Gavettone? Perchè prende il nome proprio dalla gavetta che era in dotazione ai soldati: la gavetta veniva riempita d’acqua e rovesciata addosso ai commilitoni per fare degli scherzi.
  • La prima schiscetta industriale fu realizzata da Renato Caimi nel 1952 “la 2000”.

  • Oltre la gavetta, la schiscetta: soprattutto in Lombardia si dice “fare la schiscia” per descrivere l’azione di portare il cibo al lavoro o a scuola come potete vedere dai piatti di Schisciagram.