CN2018: Giovani reporter scout al Campo Nazionale
Sono circa 140 gli Esploreporter CNGEI, esploratori ed esploratrici (uno per reparto) che hanno scelto di mettersi alla prova con un’attività creativa e originale.
Le attività proposte, che si sviluppano per tutta la durata del CN, coprono tutte le aree del giornalismo e i ragazzi e le ragazze hanno scelto autonomamente l’ambito in cui impegnarsi: possono registrare trasmissioni radio con Radio Picchetto (per seguirla clicca qui), scrivere articoli per il giornale “Il Bivacco Quotidiano”, fare foto all’interno del campo o anche intervistare persone a loro scelta. Ogni giorno svolgono questa attività circa 12 esploratori, nell’arco di 2 ore che vengono riservate ai singoli reparti per le loro attività.
Il lavoro da parte degli organizzatori di questa base è iniziato a novembre 2017: è stato chiesto a ogni reparto di iscrivere un esploratore o un’esploratrice, e i ragazzi hanno dovuto inviare prima del campo del materiale multimediale, tra cui un racconto fantastico sul CN, un’intervista sulle loro aspettative per il Campo, alcune foto simbolo dello scoutismo e un audio di presentazione.
Tutto il materiale viene creato dai ragazzi e dalle ragazze: gli adulti in servizio, guidati da Ilaria, mettono a disposizione degli esploratori le loro competenze in questo campo affinché ci sia un passaggio di nozioni. Tutte le attività naturalmente sono pensate ad hoc per i ragazzi, a cui viene chiesto di scegliere i temi da trattare, le domande da porre nelle interviste, le attività o le persone da fotografare e così via.
Agli Esploreporter viene quindi data la possibilità di usare la tecnologia in modo diverso dal solito. Le interviste vengono strutturate come memorie, le foto sono tematiche e riguardano la vita nei sottocampi e gli articoli della legge. Grazie a questo laboratorio i ragazzi e le ragazze riescono ad associare alcune nozioni alle immagini e a ricercare il messaggio, talvolta nascosto, nelle foto; la scrittura diventa un mezzo per ragionare ed è uno dei (pochi) momenti di calma del campo, la radio è uno strumento per raccontare e raccontarsi.
Gli organizzatori di Esploreporter hanno portato la comunicazione giornalistica anche nei singoli sottocampi: in ogni pagoda di sottocampo è stata appesa una bacheca, sulla quale viene pubblicato il giornale del giorno, vengono inserite alcune vignette e viene presentato il concorso “Scoutarazzi”. Gli esploratori che vogliono partecipare non devono fare altro che superare una serie di prove alla portata di tutti (tra queste, ad esempio, “fai una foto a un gruppo di 5 persone del tuo sottocampo” oppure “trova un altro esploratore/esploratrice che abbia 3 cose in comune con te”). Il vincitore del concorso riceve l’adesivo Esploreporter e il timbro della vittoria.
Gli adulti responsabili di questa attività hanno cercato soprattutto di riportare l’entusiasmo generale del Campo Nazionale su tutti i canali, insieme alla voglia di mettersi in gioco che i ragazzi hanno dimostrato prima e durante il campo. Si tratta di un momento quasi unico per gli esploratori, anche per via dei gruppi ristretti all’interno dei quali lavorano, che hanno la possibilità di girare per i sottocampi e altrove nel campo e vivere le attività non solo in prima persona ma anche dall’esterno, osservando con un punto di vista diverso. La libertà di movimento li ha indubbiamente soddisfatti ed entusiasmati. Ilaria e gli altri ragazzi responsabili sono rimasti impressionati dalla qualità del materiale creato dai ragazzi e dalle ragazze: gli articoli sono stati scritti molto bene e l’impegno che gli esploratori ci hanno messo nell’ideare e portare avanti i loro progetti è stato esemplare.
Per leggere tutte le copie del giornalino del Campo Nazionale “Bivacco Quotidiano” clicca qui.