5 giorni di Servizio per fare la differenza | Colle Alto – Monteleone d’Orvieto(Tr)
Ho osservato da vicino le attività che i ragazzi (Esploratori e Rover) hanno svolto in questi giorni. Ho lavorato con ciascuno di loro e tutti hanno partecipato con serenità e voglia di fare. Questi luoghi mi sono sembrati ricchi di magia per tutti, me compreso. Gli abitanti della piccola frazione di Colle Alto ci hanno accolto a cuore aperto. Non stavano nella pelle nell’averci in mezzo a loro. Il mio tentativo, da Capo Gruppo, è stato quello di scommettere con i ragazzi e i loro capi unità su di un’attività di servizio semplice, in grado di coinvolgerli nel risultato e nel desiderio di fare la differenza. Sono sicuro che molte unità saranno alla ricerca di luoghi dove far servizio e campi. Sappiate che le cose da fare, a Colle Alto, non mancano e non mancheranno. Chiunque vorrà, potrà farsi avanti per lasciare anch’egli un segno del proprio passaggio.
Benvenuto D’Emilio, Consigliere Nazionale e Capo Gruppo CNGEI Roma 9
16-20 giugno 2018, Colle Alto, a Monteleone d’Orvieto (Tr), una settimana di giugno come tante nella campagna umbra. Un breve tratto di strada in salita fa da cornice al paesaggio.
Dall’alto ci osserva nella sua imponente e semplice architettura un casale del 1700 ormai diroccato. La costruzione è un bene di proprietà del CNGEI. Negli anni 2000, si era fatta una stima per valutare la sua possibile ristrutturazione. Era risultata piuttosto onerosa, facendo optare per la rinuncia a procedere in tal senso.
Intorno uliveti, prati ricchi di papaveri e camomilla, canne di bambù e alberi da frutta di ogni genere. Un terreno di circa 7 ettari, anch’esso di proprietà, con infinite potenzialità per il nostro essere scout.
A pochi metri da tutto questo, troviamo la casa di Mario, un simpatico signore scappato dalla città qualche anno fa, felice come un bambino nel vedere quel luogo nuovamente frequentato da qualcuno.
Non è difficile imbattersi nella sua disponibilità. La sua abitazione è molto grande, un luogo ben visibile e di riferimento per tutta la campagna e il vicinato circostante.
Mario è un ex ferroviere, vissuto a Roma per buona parte della sua vita. Ha lavorato come manutentore, ragione per cui sa fare un po’ tutto: dalla cura dell’orto alla saldatura del ferro, dalla scultura su pietra allo sbalzo su rame, dai lavori di muratura a quelli di idraulica. Non ne fa mistero, vuole esserci utile e si mette a disposizione, anima e corpo, per tutto quello che ci può servire.
Il desiderio di lasciare un segno
Noi siamo lì perché vogliamo lasciare un segno del nostro passaggio: riqualificare per quanto possibile una parte di quella proprietà a lungo dimenticata. Non abbiamo grandi pretese se non metterci alla prova e rendere un piccolo angolo di campagna, per noi e per tutti coloro che lo riterranno adeguato, utilizzabile come campo scout.
Non abbiamo grossi strumenti per fare questo. Nulla di pregiato nei materiali. A colpo d’occhio è una raccolta di filagne, tavole, tubi, cordini, attrezzi e raccordi idraulici.
Voglia e energia non ci mancano. Al resto ci penseremo con la fantasia. Eleganza, raffinatezza, ricercatezza e lusso della città, qui cedono il passo alla creatività, all’organizzazione, alla funzionalità.
A poco a poco arrivano le idee. Sono tante, si raccolgono e si ordinano a seconda delle priorità e dei materiali a disposizione: staccionate, lavatoi, tavoli, scalette. Tutto sembra già disegnato per come vorremmo vederlo finito. Sentiamo di fare qualcosa di buono, riempiamo di voci e sorrisi questo angolo dell’Umbria creando una bella atmosfera per chi ci osserva. Avvertiamo la percezione di appartenere a un mondo tutto nostro, fuori dal tempo e lontano dal “correre” cittadino.
5 giorni di servizio scout ininterrotto
Sono trascorsi 5 giorni di tutto questo bel da fare. Abbiamo lavorato duro fermandoci il giusto indispensabile. Il desiderio di trasformare questi luoghi non ha mai ceduto il passo alla stanchezza o alla pigrizia. Sembra quasi che questo periodo sia volato.
È l’ora dei saluti. Ci si ferma ancora un po’ insieme prima di iniziare il cammino verso la stazione ferroviaria di Fabro. Mario e il vicinato ci salutano nell’attesa di un nostro ritorno che sperano non si faccia attendere troppo a lungo.
Dall’alto il Casale del 1700 ci osserva più imponente di prima. In cima alla collina sembra ammonire ricordando di non lasciarlo lì da solo. Magari continuerà a permanere nello stato in cui è oggi ma potrà rimanere immerso in un ambiente dove gli scout saranno la giusta cornice.
Nella strada di ritorno verso la stazione, le voci e i sorrisi talvolta si sfiorano e forse lasciano dietro un’aria nuova per quei luoghi. Siamo stanchi ma soddisfatti. Le nostre abilità sono cresciute insieme al nostro affiatamento e al desiderio di guardare a nuovi orizzonti. Il lavoro ci ha reso consapevoli di tante cose e ricchi di nuove esperienze. E’ l’ora di andare verso casa.
Colle Alto, torneremo a trovarti!
Reparto Mafeking e Compagnia del Graal – Gruppo Roma 9