- 17 Maggio

Caffè letterario a Trento – Officine Rover

Ultimo anno in compagnia, non si poteva concludere con un’Officina Rover migliore!

Oggi siamo abituati a pensare la pausa caffè come un momento breve, un break di pochi minuti tra un impegno e l’altro della nostra giornata. Qualche chiacchiera veloce con un compagno di classe o un amico, un’occhiata alle notizie del giorno sul nostro smartphone, un giro di cucchiaino nella tazzina e via di nuovo con la quotidiana frenesia.

C’è stato un tempo però in cui il caffè era una bevanda da sorseggiare lentamente e in compagnia, un ritaglio della propria giornata dedicato alla conversazione e all’ascolto. Un lussureggiante e ampolloso caffè letterario? Sì, proprio come quelli nati nella Francia del ‘700, i salotti intellettuali che in quegli anni si sparsero a macchia d’olio nelle principali città europee. Potresti trovarti a discutere di politica, di arte e letteratura, di innovazioni importanti, ma soprattutto di… PACE, impegno civile, culturale e sociale!

Officina Caffè Letterario

A Trento, nell’officina a tema caffè letterario, ci hanno accolto creando da subito un clima coinvolgente e volto alla condivisione.
Per questo motivo, dopo una salita che ci ha portato attraverso dei passaggi utilizzati durante la prima guerra mondiale, verso l’ora del tramonto abbiamo ricevuto dei semini che rappresentavano le aspettative e le speranze che avremmo piantato per quei due giorni insieme.

Dopo la cena in un forte della prima guerra mondiale, in cui abbiamo dormito, i capi hanno adornato lo spazio creando un’atmosfera accogliente. Siamo così entrati nel vivo dell’officina con un fuoco fatto a gruppetti a tema “nemico” e “conflitto”.
Fra un sorso di tè e una fetta di torta, abbiamo chiacchierato e discusso a lungo, articolando il discorso con tre domande guida che riguardavano il tema nemico e conflitto a livello interpersonale, interiore e su larga scala. Durante questo momento, ogni persona del gruppo ha avuto la possibilità di condividere e di condividersi nella misura che voleva.
Fiumi di parole… tutti avevano tanta voglia di raccontarsi e il tempo in queste occasioni non basta mai! È stato un momento prezioso.
La serata si è conclusa fra canti attorno al fuoco e i racconti con i piedi incollati alla stufa.

Conflitto

Come sempre svegliarsi con poco sonno è un’impresa, ma la voglia di colazione e di chiacchiere ha avuto la meglio.
Dopo la colazione, Riccardo, educatore che lavora con il Garante della Pace, ci ha dato molti spunti sui conflitti nel mondo di cui non si sente spesso parlare e abbiamo lavorato sui pregiudizi.
Riccardo ci ha parlato, per esempio, di come il conflitto, sia interiore che interpersonale e su larga scala, possa portare al ridimensionamento dello stesso, che altrimenti finisce inesorabilmente per accrescere nel silenzio delle parti, fino a esplodere. Una mattinata ricca di stimoli!
Prima di salutarci, un ragazzo ci ha insegnato una tradizione di un gruppo di Firenze: tagliare un pezzettino del proprio foulard e scambiarlo con la stessa parte di quello di un’altra persona. In questo momento c’è un pezzettino del Milano 10 che vaga su un foulard di Cremona!
Questo è stato il terzo anno che ho partecipato a un’officina e anche quest’anno ho scelto di partecipare perché è un’occasione meravigliosa per uscire dalla propria città e scoprire nuovi modi di pensare, oltre che stringere tante nuove amicizie!

Mila, CNGEI Milano 10