Hike al Campo Scout Nazionale: un percorso insieme ai migranti
I reparti del Campo Nazionale CN2018 hanno cominciato a cimentarsi negli hike, avventurandosi nell’entroterra piemontese partendo dal campo base di Vialfrè. I primi hike, però, non si sono limitati solamente alla parte fisica, ma esploratori ed esploratrici, una volta giunti alle loro destinazioni, si sono confrontati sull’attuale e complessa realtà dei migranti. Non c’è quindi solo avventura al campo nazionale, ma anche approfondimento di alcuni temi sociali più scottanti del nostro tempo.
Conoscenza, confronto… e gioco nei centri di accoglienza visitati
A Montalenghe e a Mazzè, due piccoli centri nelle vicinanze di Vialfrè, un reparto di Milano ed uno di Roma hanno rispettivamente incontrato le giovani ospiti di due strutture di accoglienza gestite da alcune cooperative locali. Ognuno dei due centri ha una precisa tipologia di ospiti, le sue regole e il suo modello di ospitalità. Nell’occasione i due reparti hanno incontrato sia i cooperatori sia le ospiti, dimostrandosi interessatissimi agli argomenti che sono emersi durante gli incontri. Fiumi di domande, mature e concise nella loro formulazione, hanno stupito e coinvolto le interlocutrici, che di certo non si aspettavano un incontro così ricco di contenuti pur nella semplicità di un confronto di ragazzi. Si è parlato così dei principi base dell’accoglienza in Italia, di come i migranti sbarcati al sud dello stivale devono aspettare per mesi, nei CIE e nei CARA, che siano smaltite le immense liste di attesa per essere quindi assegnati alle cooperative sociali operanti su tutto il territorio nazionale. E ancora di come, una volta arrivati in centri di accoglienza come questi nelle vicinanze di Vialfrè, devono mettersi all’opera per cercare di integrarsi nella società. Le cooperative ospitanti, grazie a fondi dell’ Unione Europea, forniscono loro il necessario per vivere, un insegnante d’Italiano e la partecipazione a corsi che possano introdurli all’economia domestica e al mondo del lavoro.
…Lasciare un mondo migliore di come lo si è trovato
Dopo un primo, brevissimo, momento di diffidenza le ospiti delle due comunità hanno risposto con sempre maggior dettaglio (e sempre più aperti sorrisi) alle domande di esploratori ed esploratrici e, in alcuni casi il dibattito è andato avanti anche in francese ed in inglese, lingue nelle quali i ragazzi hanno dimostrato una inattesa dimestichezza. Alla fine sembrava che la conoscenza tra “le parti in discussione” fosse quella di una vita passata insieme. Abbracci, sorrisi, bans, giochi e foto per ricordare il bel momento vissuto, a dimostrare che dalla conoscenza e dall’immedesimarsi nel punto di vista dell’altro ci si arricchisce sempre e si possono risolvere cose che sembrano non avere nessuna soluzione: anche questi sono valori scout e anche questo è Campo Nazionale 2018.