- 10 Maggio

Erascout: fare scout in Erasmus è possibile!

Dal 2014 anche il CNGEI ha attivato il progetto Erascout, che permette a giovani all’estero per studio (es. Progetto Erasmus) o lavoro di entrare in contatto con Associazioni scout del Paese in cui si trasferiscono e svolgere un periodo di servizio in un gruppo locale, continuando la propria esperienza scout e conoscendo modi diversi di fare Scautismo!

In occasione della Festa dell’Europa, vi presentiamo Gieles, un capo scout belga in Erasmus in Italia che ha prestato servizio per cinque mesi come senior in servizio nel Gruppo Milano 6!

Ciao Gieles! Come hai trovato il CNGEI? E come sei entrato in contatto con gli scout di Milano?

Li ho trovati attraverso il programma Erascout (conosciuto in Europa come Go Scout & Go Guide Abroad). Ne avevo sentito parlare da due amici che l’avevano già fatto e mi hanno raccontato la loro esperienza con entusiasmo e grandi sorrisi. Qualche tempo dopo, con un po’ di fortuna sono entrato in contatto con Nisse Van Dessel, Commissario Internazionale WOSM di Scouts en Gidsen Vlaanderen (associazione di scout e guide belga), nonché responsabile europeo del progetto Go Scout & Go Guide Abroad. Lui mi ha messo rapidamente in contatto con gli scout di Milano… ero un po’ in ritardo, ma sono riusciti comunque a trovare un Gruppo che potesse ospitarmi!

 

erascout

Il Gruppo che ti ha accolto ti ha aiutato a prepararti alla tua esperienza scout in Italia?
Sì, abbiamo comunicato via mail prima che iniziassi, ma anche durante l’anno. C’è stato un primo incontro con lo staff del Milano 6, in particolare lo staff di Reparto e con il Capo Reparto Riccardo, con cui sono stato durante tutto l’anno.

Tra le altre cose, mi hanno iniziato alla cultura dell’aperitivo, che non conoscevo!

Dopo questo primo incontro ho partecipato a molti altri, sia con i ragazzi e le ragazze, che con capi e genitori. Ci incontravamo ogni settimana per preparare le attività per le riunioni del weekend. Facevamo spesso riunione di lunedì davanti a un piatto di pasta o a una pizza!

 

Che tipo di servizio hai prestato nel CNGEI, e per quanto tempo?

Sono stato senior in servizio nel Reparto Cavalieri del Santo Graal per cinque mesi. Il reparto era composto da una ventina di esploratori, tra ragazzi e ragazze… tutti fantastici!

Questa esperienza scout in Italia ha soddisfatto le tue aspettative?

In realtà non sapevo bene cosa aspettarmi quando sono arrivato… Volevo impegnarmi come scout mentre facevo l’Erasmus, e anche uscire dalla “bolla” della tipica vita Erasmus, che è bella ma ti porta a conoscere per lo più studenti di varie nazionalità: volevo incontrare nuove persone, gente del posto, imparare la lingua e scoprire la cultura italiana.

 

Qual è la differenza che ti ha colpito di più tra il CNGEI e il modo di fare Scautismo a cui eri abituato? E quali i punti in comune?

Difficile da dire, sapevo che ci sono tanti modi di fare scoutismo, che spesso cambiano molto da un paese all’altro; credo che in Belgio abbiamo un approccio diverso, e che anche la percezione dello scoutismo che si ha dall’esterno è diversa. Ero abituato a vedere molti più scout in uniforme per strada; è vero che Milano è una città molto grande, ma trovo che in generale la visibilità degli scout sia minore in Italia che in Belgio, dove organizzano spesso eventi aperti a tutti in luoghi pubblici. Inoltre, avevo sentito che in posti del mondo lo scoutismo ha delle connotazioni politiche, religiose o militari. Gli scout di Milano mi hanno dimostrato che questo è un pregiudizio che spesso non corrisponde alla realtà: proprio come la nostra associazione belga, anche il CNGEI è aperto a tutti senza nessuna limitazione di credo o opinione.
In ogni caso, i valori fondamentali restano gli stessi per gli scout di tutto il mondo, e quindi anche con gli scout di Milano ho trovato molti più aspetti comuni che differenze: ho trovato belle persone che amano la natura, l’amicizia, la fratellanza, il cibo, la cultura e la vita comunitaria. Come noi, anche loro fanno hike in montagna, hanno cerimonie e tradizioni proprie del reparto o della pattuglia, mangiano insieme, cantano (più di noi) attorno al fuoco, imparano a vivere nella natura e a collaborare in gruppo…

 

scout CNGEI Milano 6

Cosa porti con te da questa esperienza? E cosa pensi di aver lasciato al Gruppo?

Lascio che siano le foto dei ragazzi a rispondere a questa domanda. Sono state scattate durante un trivacco, un campo di tre giorni in cui abbiamo dormito nella casa che vedete sullo sfondo. Nei cinque mesi che abbiamo trascorso insieme, spero di essere riuscito a trasmettere ai ragazzi le cose che ho imparato durante il mio percorso scout e spero che quelli che oggi sono esploratori o esploratrici un giorno faranno altrettanto con i nostri figli.

Per informazioni, [email protected]

 

tratto da Anche noi scout abbiamo l’Erasmus! di Settore Internazionale,

Gieles Kinget, Bruges (Scouts en Gidsen Vlaanderen) e

Mirta Cimmino  (Sezione di Napoli)