Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2023
In occasione della sua Assemblea Nazionale annuale il CNGEI vuole unirsi all’azione di chi ritiene necessario e ormai improrogabile eliminare la violenza sulle donne. Nel nostro paese i femminicidi rappresentano un gravissimo problema sociale, con oltre cento casi all’anno. Gli atti estremi sono quasi sempre legati a dinamiche di controllo, gelosia e potere dei maschi sulle donne, in una società che si considera progredita e moderna, ma nella quale ancora persiste una diffusa mentalità patriarcale che considera le donne come subordinate e prive del diritto di vivere come meglio credono.
Certamente sono necessarie misure legislative in grado di arginare il fenomeno, ma occorre sopratutto un cambiamento culturale che riesca a contrastare le profonde radici alle quali è legata la diseguaglianza di genere e la violenza che ne consegue.
Ed è proprio sul fronte culturale, attraverso l’educazione dei giovani alla cittadinanza attiva e responsabile, che il CNGEI ribadisce in questo 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il suo impegno costante nella promozione della crescita personale, nel pieno rispetto delle diversità culturali, religiose e sociali dei ragazzi e delle ragazze che, insieme, vivono il grande gioco dello scautismo.
È per questo che gli scout laici italiani si sentono coinvolti in questa giornata, istituita nel 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e che ha l’intento di sensibilizzare la pubblica opinione su un problema che non accenna a diminuire, ma che anzi registra una frequenza sempre maggiore, con quotidiane azioni legate alla violenza di genere. In tutto il mondo, quindi, si cerca di promuovere in questa occasione, azioni concrete per combattere questa inaccettabile forma di violenza.
QUAL È IL SIMBOLO DELLA LOTTA CONTRO VIOLENZA SULLE DONNE?
Da diversi anni, i simboli della lotta contro la violenza sulle donne sono le scarpe e le panchine rosse. Le scarpe rosse simboleggiano la battaglia contro i maltrattamenti e i femminicidi, con origini che risalgono al Messico, precisamente a Ciudad Juárez, una città tristemente famosa per il crescente numero di femminicidi registrati negli ultimi vent’anni. Nel 2009, l’artista messicana Elina Chauvet, per commemorare le donne vittime di violenza, inclusa la sua stessa sorella assassinata dal marito a soli vent’anni, posizionò in una piazza della città 33 paia di scarpe femminili, tutte di colore rosso.
Il colore rosso è stato successivamente adottato come simbolo più ampio di contrasto alla violenza di genere, soprattutto in congiunzione con le panchine, luoghi simbolici intorno ai quali raccogliersi per riflettere. Oggi, la panchina rossa viene utilizzata per esprimere il rifiuto della violenza, in particolare della violenza domestica, evidenziando come gli atti violenti contro le donne possano verificarsi anche in contesti comunitari e familiari.
