- 02 Maggio

Cos’è il Plogging e la Trashtag Challenge

Plogging e Trashtag Challenge sono i 2 nuovi modi per prendersi cura dell’ambiente

Cos’è PLOGGING: il metodo ecologico ed innovativo per rimanere in forma

Il running si sa, fa bene al corpo e alla mente; ma oggi fa bene anche all’ambiente. Arriva dalla Svezia, specialmente grazie ai social il PLOGGING. In parole povere si tratta di un’attività sportiva che consiste nella raccolta dei rifiuti da terra mentre si corre per i parchi o per le vie della città.

Il termine deriva dall’unione tra ‘running’ e ‘plocka upp’ (‘raccogliere’ in svedese) ed è stato coniato circa un anno fa da un gruppo di amici che affidandosi a Facebook ha raggiunto sempre più persone.

 

Ogni ‘plogger’ che si rispetti deve uscire di casa con: abbigliamento da runner, guanti per proteggere la pelle dalla sporcizia e uno zaino o un sacchetto in cui mettere i rifiuti; e via che si parte correndo (meglio se in gruppo) e si raccattano cartacce, lattine, bottiglie o qualsiasi altro genere di rifiuti che giacciono sui prati, sulle stradine o sui marciapiedi.

Il Plogging, c’è da dire, porta molti benefici sia per l’ambiente che per il nostro corpo. I piegamenti per abbassarsi a prendere le lattine o le cartacce, se svolti con la mentalità di chi fa fitness, assomigliano molto ai classici squat liberi che si fanno in palestra, ideali per tonificare i glutei e i quadricipiti. Da non dimenticare, ovviamente, gli effetti positivi della corsa sulla salute e sulla forma fisica. Secondo un report dell’App “Lifesum”, mezz’ora di plogging farebbe bruciare più calorie rispetto a mezz’ora di running lungo lo stesso tracciato.

Il Plogging è nato sui social e si è sviluppato grazie ai social. Su Instagram ci sono infatti più di 4mila post sotto l’hashtag #plogging, utilizzato dai plogger per caricare foto prima e dopo le loro uscite. Le immagini che si trovano sono di diverso tipo: gli zaini pieni di rifiuti, i selfie dopo una corsa, i parchi ripuliti e chi più ne ha più ne metta. Il loro obiettivo è quello di incrementare sempre di più l’appeal di un’attività che sa unire lo sport e l’attenzione verso le tematiche ambientali: un binomio senza dubbio vincente.

 

Cos’è TRASHTAG Challenge ( #trashtag ): la sfida che si adatta perfettamente allo scoutismo

Sempre sui social è nata e si sta diffondendo la Trashtag Challenge, che sta incoraggiando le persone sui social media a raccogliere la spazzatura e a condividere quella Buona Azione su Instagram, Twitter o Facebook.

Il concetto di raccogliere la spazzatura, se sei uno scout o lo sei stato, magari non sotto questa forma, dovrebbe esserti famigliare: ‘Cercate di lasciare questo mondo un po’ migliore di quanto non lo avete trovato’ B-P.

Infatti gli scout, hanno iniziato a cercare di lasciare gli spazi meglio di come li hanno trovati già molto prima della nascita dei social.

Ma condividere quella buona azione sui social media? Questo è il nuovo concetto per la maggior parte degli Scout, sempre pronti a compiere azioni generose senza aspettarsi nulla in cambio, o in questo caso: un mondo più pulito.

La sfida del Trashtag è una buona azione divisa in due parti: prima la pulizia e poi il creare il post (video o foto su Facebook e Instagram) che siano di ispirazione per altri   a seguire il tuo esempio.

 

Per gli scout un ottima occasione di servizio, al quale si può affiancare il come smaltire correttamente i propri rifiuti e quelli altrui.
Quindi branchi, reparti e compagnie, ma anche amici, scuole o singoli: affrettatevi ad unirvi alla Trash Challenge! E chissà che qualcuno di voi non abbia l’idea di unire Plogging e Trashtag.

Su! Corrette, pulite e scattate, accetta la sfida, accetta la… #Trashtag Challenge.